Transizione 4.0: Crediti d’imposta per stimolare gli investimenti
La legge di bilancio 2021 mette a disposizione delle imprese che investono in software, macchinari, formazione, ricerca e sviluppo ed innovazione ingenti risorse.
A cosa servono i crediti d’imposta?
Servono a supportare ed incentivare le aziende che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei loro processi produttivi ed operativi.
A chi si rivolgono?
Le agevolazioni fiscali sono rivolte a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano. Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime.
Quali sono i vantaggi nell’usufruirne?
Le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive (ubicate nel territorio dello Stato) è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:
Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati:
2021
- 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
2022
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0:
- 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.